Lunedì 27 nell'ambito degli eventi collaterali di AltaRoma AltaModa sono stata invitata alla sfilata della Maison Vittorio Camaiani in programma all'hotel Westin Excelsior di via Vittorio Veneto. Purtroppo a causa di condizioni di salute non proprio al top non sono potuta andare.
L'ufficio stampa dello stilista è stato però così cortese da mandarmi alcune foto del defilè p/e 2014 e alcuni dettagli per spiegarne meglio l'idea che c'è dietro alla sua realizzazione.
“Fili di parole, Pagine di abiti” frasi che dagli abiti agli accessori fondono pensieri di Leopardi e D’Annunzio sono un inno alla sartorialità ed all’artigianalità di ricamatrici, che con il ricamo a punto indietro hanno scritto messaggi d’amore, pensieri e opere che hanno toccato la mente di molti.
Aggettivi che toccano dolcemente la linea del corpo con fogli di seta e chiffon contrastano con libri in organza che si schiudono sul corpo. Fogli su fogli, di libri non letti o da disegno, che si allacciano con leggerezza ai capi, si legano alla vita dell’abito foglio, si appoggiano alle spalle dei soprabiti e si aprono nelle maniche delle camicie casual chic in seta con colletto a polo.
Idee innovative, come il foglio nella tasca dei nuovi pantaloni “ ’80 ”, stile Jackie, proposti in seta, cotone e lino per correre da mattina a sera. Preziosi i tessuti, come le sete impalpabili e le sete pesanti, shantung, taffetà, sangallo di cotone e cotone trapuntato e lino, proposto in texture pesanti e leggere, soprattutto nel bianco.
Vittorio Camaiani sceglie l’organza per dar forma al scultoreo abito “libro” ed alle sue pagine. Pagine con frasi e parole che, ricamate su organza o incise al laser su plexiglass trasparenti e fumè, ritroviamo anche nei bijoux, realizzati da Cecilia Rosati, che legano parole, mood e materiali della collezione.
Il libro “spiega” la gonna, ispira un modello iconico di calzatura e definisce anche la nuova pochette della stagione “la borsa libro”, realizzata in pelle e sete pesanti, è racchiusa in due copertine di un volume. La palette della collezione propone verdi del leopardiano colle ed il bianco&nero vicini a d’Annunzio in accostamento a calde nuances cognac, tinte terrigne fino al beige, nude e cipria.
Le calzature, realizzate da Lella Baldi, lineari e con dettaglio in caviglia corrono su i capi della stagione in tonalità neutre e cognac. A chiudere la collezione, ad opera del cappellificio Jommi Demetrio, cappelli in rafia che si schiudono come pagine di libri al vento.
"Tutto è iniziato - spiega lo stilista - da un foglio, complice la timidezza o comunque quel venir meno della voce. Quando sin da bambino i miei disegni raccontavano di me e dei miei sogni e mi aiutavano giorno dopo giorno e anno dopo anno.”
(foto By Alessandro Lanciotti.)